18 marzo 2012

118 incontri che fanno riflettere


Paziente in forte stato depressivo. Al mondo ci sono persone come Lui che vanno considerate e aiutate. Forse questa foto vi risulterà un po' cruenta e "invadente" e infatti sono stata criticata per la pubblicazione di certe immagini.
A mio avviso la privacy del paziente è tutelata..così come il suo ambiente quotidiano intimo, per intenderci, un pavimento con del sangue puntinato può essere anche quello di casa mia.
C'è una sottile differenza nel nostro lavoro tra menefreghismo,indifferenza e freddezza....sto facendo questa esperienza di 118 e ho piacere nel condividerla soprattutto con gente della mia età sperando di far riflettere su certi argomenti che dalla gente "normale", o più fortunata ,sono trattati con molto superficialità o appunto menefreghismo perché non li toccano in prima persona. Se questa foto fa suscitare un emozione o un pensiero ben venga.  Cerco spesso di sdrammatizzare un po' questi racconti perché so che può risultare un po' shockante, o appunto forte, la visione di certe immagini per gente che non fa questo mestiere...essere freddi non significa mancar di rispetto o di dignità al paziente, ma se quello che sto facendo e il fatto che io lo condivida con voi può servire a farci prendere un po' più di coscienza ben venga.
Queste notizie si sentono anche al telegiornale...e forse lì neanche ci si fa caso...ma vedere magari una ragazza più o meno coetanea che entra a contatto quotidianamente con queste realtà, minuto dopo minuto, e condividerlo in tempo reale credo abbia un impatto diverso rispetto a ciò che viene diffuso dal telegiornale, dove la gente può percepire la cosa lontana da quello che è il loro vivere quotidiano. Queste micro-realtà dovrebbero far pensare e riflettere un po' di più rispetto al frastuono di quei 3-4 casi che si perpetuano in televisione dove vedo che la gente non rimane sconvolta (a differenza di una foto che posso postare su FB, per esempio) anzi, è quasi compiaciuta e incuriosita come fosse ordinario gossip..cerchiamo quindi di dare il giusto peso alle cose e il rispetto che meritano in entrambi i casi.
Stando a contatto con queste realtà che io in primis, non pensavo possibili, o così comunque all' ordine del giorno, mi stanno aiutando a crescere, a capire certe priorità e se con il mio lavoro posso aiutare qualcuno la cosa mi rende solo che onorata e felice.
Vedo molti ragazzi di oggi completamente sbandati che fanno del futile il loro stile di vita e dell' imperativo una prerogativa personale, quindi delle volte spero di attirare la loro attenzione...se così non fosse, il mio lavoro è comunque svolto. Non voglio ergermi a guru o robe simili, ma usare, me compresa, questo spazio, non solo per svago. Data l' immediatezza di informazioni e captazione delle stesse, postare immagini "forti" mi sembra il modo migliore per far arrivare certe cose.
Cerco di raccontarvi sempre quello che è il nostro lavoro quotidiano, sdrammatizzando un po' e dando appunto anche un impatto visivo di quello che viviamo e che vivono gli altri, anche questo oltre alle parole può servire.
Di racconti se ne sentono tanti in giro ma non c è nulla da fare, le immagini attirano di più l attenzione di chi osserva che non un papiro di parole, tipo questo. C è più voglia nel vedere le cose (aimè) che nel leggerle..anche per una questione di tempo..è un mondo veloce quello dei social network, di internet, la gente non ha voglia di perdere troppo tempo, e cerca immediatezza, l'immagine mi aiuta solo nel processo poi di lettura.
Detto ciò impariamo a vedere, a osservare e a soffermarci sulle cose, anzi che criticarle semplicemente perché non si vuol vedere o si fa fatica a concepire.





Alessandra Russo - Me Dress Me

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